Bologna, 6 febbraio 2025 – Da poche settimane, c’è un nuovo gruppo di lavoro targato Fei creato con la specifica intenzione di elaborare una efficace strategia per il rilancio della disciplina. “Finalizzato a stabilire una visione chiara. A riallineare gli obiettivi. A creare piani attuabili per migliorare il dressage a tutti i livelli” così come dichiarato dalla Fei stessa.
In larga misura viene da pensare che il nocciolo della questione riguardi più che altro la reputazione della disciplina. E soprattutto alcuni aspetti tecnici che spesso ne inficiano l’immagine presso il grande pubblico. Tanto è che la Fei ha sentito la nessità di riunire un pool di esperti che, lavorando con grande fermezza dall’interno dell’istituzione, trovi soluzioni a 360 gradi per riportare il dressage a un livello di gradimento più alto e allargato.
Il pool al lavoro
Presieduto da George Williams (USA), ex presidente della Federazione statunitense di dressage, tecnico del settore giovanile Us e consulente per lo sviluppo del top sport statunitense, comprenderà anche figure di grande riferimento per la disciplina in rettangolo.
Tra questi la plurimedagliata Monica Theodorescu, oggi in forze al dressage federale tedesco, il francese Raphael Saleh, presidente di giuria a Parigi 2024, il britannico Gareth Hughes, la sei volte olimpionica Kyra Kyrklund, oggi Vice-President dell’International Dressage Riders Club, Klaus Roeser, presidente del German Dressage Committee e Lise Berg, del dipartimento di veterinaria dell’Università di Copenhagen.
«Il dressage dovrebbe essere costruito su un allenamento equilibrato ed etico. Che si traduca in libertà di movimento, facilità nelle transizioni e armonia tra cavallo e cavaliere. Senza che vi sia spazio per tensioni o resistenze», ha dichiarato Ronan Murphy, direttore del dipartimento Dressage in Fei .«Il nostro obiettivo è ora quello di incorporare questi principi nel Regolamento FEI. E garantire che siano applicati in modo coerente nell’addestramento e nelle competizioni, mettendo sempre al primo posto il benessere del cavallo. Il compito del gruppo di lavoro è quello di trasformare questi ideali in pratiche quotidiane. Dando la priorità al benessere dei cavalli mentre avanziamo con le proposte future e i cambiamenti di formato».
Una robetta da poco insomma… Ma una cosa è certa. Le forze del gruppo di lavoro che Murphy ha messo in campo per traghettare il dressage verso un’approvazione più condivisa sono davvero pezzi da 90. Chi se non loro…